VIDEO CON AUDIO IN SPAGNOLO SONO PRESENTI SCENE DI ADORAZIONE PIEDI CON CALZE E SENZA SCENE MOLTO INTESNE DOVE SI VEDE DOMINIC CHE ANNUSA TRA LE DITA DEI MIEI PIEDINI.

Quando ho aperto la box di scarpe, all’inizio non ho capito subito cosa stessi guardando. La carta velina, un po’ spiegazzata, si è sollevata come se proteggesse qualcosa di importante, quasi sacro, e lì dentro ho visto un paio di Hogan Interactive che, a un primo colpo d’occhio, sembravano avere una storia più lunga di molte persone che conosco. “Sono di mia moglie” mi aveva detto Domenic, quasi con timidezza, “te le regalo. Tu sai apprezzare le cose che hanno vissuto davvero”. Non mi aspettavo un gesto del genere, né tantomeno un oggetto così carico di tempo, memoria e percorsi. Quelle scarpe non erano semplicemente usate: erano consumate, segnate, trasformate dal cammino quotidiano di anni. Le suole raccontavano immediatamente il ritmo di una persona che non si ferma mai, il tipo di camminata di chi corre da un impegno all’altro, forse da un treno alla scrivania, o dalla porta di casa al frastuono della giornata lavorativa. Le pieghe della pelle, il colore leggermente scolorito, i bordi ammorbiditi non erano difetti: erano testimonianze. E quando l’ho tenute in mano, ho capito immediatamente che Domenic non me le aveva date come un semplice oggetto, ma come un frammento di vita. Mi ha raccontato che sua moglie le aveva indossate praticamente ogni giorno, per anni. Erano le sue scarpe “di battaglia”, quelle che metti quando sai che ti aspetta una giornata difficile, lunga, piena. Avevano affrontato autobus affollati, corse all’ultimo minuto, pioggia improvvisa e sole implacabile. Avevano visto uffici, scale, marciapiedi consumati dal passaggio di mille persone, pavimenti lucidi e strade polverose. E soprattutto, avevano sopportato ore e ore di movimento, di fatica, di vita reale. Non erano affatto scarpe dimenticabili. La loro condizione lo diceva chiaro: non erano state risparmiate. C’erano piccole crepe, lievi abrasioni, le cuciture avevano perso un po’ della loro compattezza. E sì, l’interno conservava un odore forte, deciso, quell’odore inconfondibile di qualcosa che è stato usato tanto, per tanto tempo, ogni giorno, senza tregua. L’odore di una vita attiva, di routine, di corse quotidiane. Non era un profumo gradevole, questo no, ma era autentico. Era l’odore di un oggetto che non ha mai riposato.

Foot Fetish Foot Domination Foot Sm*ther MILF Federica's Stinky feet with C4s.com