Come sempre sono immersa nel lavoro, concentrata sullo schermo del computer, quando qualcosa — o meglio, qualcuno — attira la mia attenzione. Lei. La mia piccola ribelle. Mi sfila davanti con un’aria di sfida, vestita come non l’avevo mai vista prima: calze a rete, una minigonna talmente corta da lasciare scoperto più di quanto copra.

Mi blocco. Alzo lo sguardo.

«Dove pensi di andare conciata così?»

«Con i miei amici» risponde, sfidandomi con lo sguardo.

Assolutamente no.

«In camera. Ora. Hai dei compiti da finire.

Ma lei insiste, provoca, alza la testa come se fosse lei a comandare. E allora capisco: ha bisogno di essere ricordata del suo posto.

Senza dire una parola, la afferro per il polso e la porto davanti a me.

«Hai bisogno di una lezione, piccola sgualdrina.

La faccio sedere sulle mie ginocchia, sollevo la minigonna ed espongo quelle chiappe sfrontate che chiedono solo di essere punite. La mia mano scende, decisa, ancora e ancora. Ogni schiaffo è un promemoria, ogni rossore sulla sua pelle una conferma del mio controllo.

Non mi fermerò finché non imparerà che qui, si fa come dico io.

As always, I’m focused on work, eyes locked on the computer screen, when something — or rather, someone — catches my attention. Her. My l*ttle rebel. She struts past me with a defiant air, dressed in a way I’ve never seen before: fishnet stockings and a miniskirt so short it barely covers anything.

I freeze. I look up.

“Where do you think you're going dressed like that?”

“With my friends,” she answers, meeting my gaze with a challenge.

Absolutely not.

“Back to your room. Now. You have homework to finish.”

But she resists, pushing boundaries, acting like she’s in control. That’s when I realize — she needs a reminder of her place.

Without another word, I grab her by the wrist and pull her in front of me.

“You need a lesson, you l*ttle sl*t.”

I pull her across my lap, lift that shameless l*ttle skirt, and expose the cheeks begging to be punished. My hand comes down, firm and steady, again and again. Every slap is a reminder, every flush of red on her skin a sign of my authority.

I won’t stop until she knows — in this house, things go my way.

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