Ivy sta frequentando l’accademia di polizia e nel frattempo, per arrotondare il gruzzolo, accetta di fare da babysitter a mio figlio Ciro, un bambino vivace e intelligente. La ragazza è molto sicura di sé. Io la avverto che il bambino è astuto e perfido ma lei mi d*ce di non preoccuparmi. E’ abituata a ben altre situazioni

Una volta lasciata alla stanza Ivy parla al bambino. Gli d*ce di rigare dritto, mettere in ordine la stanza e fare i compiti. Più tardi, dopo aver constatato che il bambino ha obbedito alle sue istruzioni, si lascia un po’ andare a confidenze. Gli racconta che lei sta per diplomarsi alla scuola superiore di polizia, ha già fatto delle missioni e ha arrestato alcuni delinquenti. Si è rivelata maestra nell’usare le armi, nel combattimento corpo a corpo, in psicologia criminale. L’addestramento comprende prove di escapismo che lei ha superato brillantemente. Quando il bambino chiede alla babysitter di volerla legare per vedere se è così brava, lei all’inizio gli d*ce che legare qualcuno è un esercizio da futuro delinquente, ma p*i accetta e decide di dargli una dimostrazione di quanto è in gamba.

Nella scena successiva la troviamo legata come si deve: mani, piedi e busto. Non sembra preoccupata. Mostra al bambino che prima ci si deve togliere le scarpe per facilitare lo scioglimento alle caviglie. P*i bisogna far passare le mani da dietro la schiena e portarle davanti. Il problema è che le mani sono legate al resto delle corde che avvolge il corpo. Bisogna trovare prima il nodo e scioglierlo, ma la piccola peste l’ha messo fuori portata. Allora Ivy espira profondamente per allentare le corde, altro trucco che ha imparato nell’addestramento. Ma le corde rimangono impietosamente strette. Con una espressione crescentemente frustrata Ivy afferma che all’accademia la prova non era stata così difficile. La sua frustrazione si trasforma in stizza quando vede che il bambino la guarda sempre più divertito e in furia quando vede che la sta fotografando. Ma le sue minacce lasciano il posto a dei mugolii risentiti quando viene imbavagliata con un cerotto rosa. P*i viene lasciata sola dalla piccola peste.

A questo punto deve assolutamente scappare prima che al bambino venga in mente di pubblicare le sue foto online. Se fossero viste dai suoi colleghi non potrebbe più farsi vedere all’accademia e la sua gloriosa carriera in polizia finirebbe prima di cominciare. Prova a dimenarsi, perde i calzini e rimane barefoot. P*i riesce ad alzarsi in piedi e si mette a saltellare per la stanza cercando qualcosa che possa tagliare le corde. Trova una lima per unghie ma la rompe. Riesce a trovare un paio di forbici, ma sono delle forbici giocattolo. Quando il bambino ritorna, viene messa in hogtie e imbavagliata con un tape medico intorno alla testa. Questa volta non riesce nemmeno a muoversi. Umiliata e rabbiosa deve aspettare l’arrivo dei genitori del bambino (me e Layla). Come si vedrà nemmeno il loro arrivo pare risolvere la situazione... decisamente una situazione imbarazzante.

Effetti video e musica di sottofondo a cura dello studio Misa & The Hustle Ind.

Dialogo in Italiano.

Ivy is attending the police academy and in the meantime, maintain her studies, she accepts to babysit my step-son Ciro, a lively and intelligent b*mbo. The girl is very sure of herself. I warn her that the cub is cunning and perfidious but she’s confident that she can handle him Once left in the room, Ivy talks to the cub. She tells him to behave, tidy up the room and do his homework. Later, after finding that the cub obeyed his instructions, let herself to give him some confidence. She tells him that she is about to graduate from high school and has already done missions and arrested some criminals. She proved to be a master in using devices, in hand-to-hand combat, in criminal psychology. The training includes escapism tasks that she has p*ssed brilliantly. When the cub asks the babysitter to tie her to see if she is so good at untying herself she tells him that tying someone is an exercise from a future offender, but then accepts and decides to give him a demonstration of how good she is. In the next scene we find her all tied up, hands, feet and chest harness. She does not seem worried. First, she shows the cub that you must first remove the shoes to facilitate the untying of the ankles. Then she explains that to escape you hace to run your hands from behind your back to the front. The problem is that the hands are tied to the rest of the cords that crisscrossing the chest the chest. She should first find the knot and untie it, but the l*ttle pest has put it out of her reach. Then Ivy exhales deeply to loosen the strings, another trick she has learned in training. But the ropes remain mercilessly tight. With a growing frustrated expression she proclaims that the test had not been so difficult at the academy. Her frustration turns to anger when she sees that the cub looks at her more and more amused and she becomes furious when she sees that the boy is photographing her. Yet her threats give way to resentful moans when she is gagged with a pink bandage. Then she is left alone by the l*ttle bastard. At this point she must absolutely escape before the cub comes to the mind to publish his photos online. If they were seen by his colleagues she could no show herself at the academy and her glorious career in the police would end before start. . She tries to wriggle, loses her socks and remains barefoot. She manages to stand up and starts jumping around the room looking for something that can cut the ropes. But before she finds something of useful the boy is back. Then she is put in hogtie and gagged with a medical tape around her head. This time she can not even move. Humiliated and angry, she must wait for the arrival of the cub's parents (me and Layla). As you will see, even their arrival doesn’t seems to end her trouble... definitely an embarrassing situation. Video effects and background music by Misa & The Hustle Ind. Dialogue in Italian.

Knebelgespräche Babysitter Geknebelte Frauen Babysitter Blues - MP4 1920x1080 - Ivy Blonde mit C4s.com